a Roberto
Nella tua voce è il riposo dell’inverno,
l’affollarsi di bacche sui cespi
il rosso dei papaveri.
Come in una barchetta di carta
viaggiano le tue parole
si stringono al mio orecchio.
Compagno del mio antico avvenire
parti con me ogni giorno
per l’isola smarrita,
la terra rimasta ad aspettarci.
Enrica
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