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07/01/14



a Roberto



Nella tua voce è il riposo dell’inverno,

l’affollarsi di bacche sui cespi

il rosso dei papaveri.

Come in una barchetta di carta

viaggiano le tue parole

si stringono al mio orecchio.

Compagno del mio antico avvenire

parti con me ogni giorno

per l’isola smarrita,

la terra rimasta ad aspettarci.



Enrica

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