Si è appena conclusa la mostra di Vincenzo Lopardo al Centro
Pacetti di Monteprandone.
Quella di Lopardo è un’arte profondamente allusiva, che
attinge ad immagini-icone migranti da una tela all’altra, dispiegate in sagome
ricorrenti, come note vivaci di un pentagramma, semi coloratissimi, enigmi
sorridenti.
Sono creazioni silenziose che suggeriscono elementi tra il figurativo e l’astratto, vive nei colori come in piccoli grandi reperti che alludono al cromatismo di una natura lieta e perfino ricca di uno speciale humour.
Sono segni che si rincorrono, ad esprimersi in una serie di colori sovrapposti che reinventano tele o anche tavolette di legno quasi a dare l’immagine di un passaggio, di un policromo pellegrinaggio, orme di una fantasia continuamente fertile, grandemente positiva.
I quadri vivono come testimonianze di ciò che l’Artista ha meditato, sintomaticamente lasciando tracce che accendono le pareti e rimandano a nuovi concetti, a tematiche ancora a venire.
Sono creazioni silenziose che suggeriscono elementi tra il figurativo e l’astratto, vive nei colori come in piccoli grandi reperti che alludono al cromatismo di una natura lieta e perfino ricca di uno speciale humour.
Sono segni che si rincorrono, ad esprimersi in una serie di colori sovrapposti che reinventano tele o anche tavolette di legno quasi a dare l’immagine di un passaggio, di un policromo pellegrinaggio, orme di una fantasia continuamente fertile, grandemente positiva.
I quadri vivono come testimonianze di ciò che l’Artista ha meditato, sintomaticamente lasciando tracce che accendono le pareti e rimandano a nuovi concetti, a tematiche ancora a venire.
Ulteriori informazioni: www.vincenzo-lopardo.it
Nessun commento:
Posta un commento